CALL FOR RESEARCH PAPERS 2023-2025

Gestione del rischio, insolvenza e bancarotta nel mondo premoderno (secc. XIII-XVIII)

I risultati del progetto di ricerca saranno presentati a Prato durante la LVI Settimana di Studi (11-15 maggio 2025)

nuova data di scadenza


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banchieri toscani
Niccolò Gerini, 1395-1400
© San Francesco Prato


La storia del rischio e della sua gestione in età premoderna sta vivendo una rinascita scientifica stimolata da un attivo impegno interdisciplinare con la storia giuridica, sociale e culturale. I tre concetti di “rischio”, “insolvenza” e “bancarotta” sono centrali in questo tema che offre ampio spazio ai contributi su tutta l'Europa medievale e della prima età moderna e molteplici opportunità di collegamenti comparativi che comprendano il mondo islamico e le esperienze coloniali europee.
Il focus di questa Settimana di Studi del Datini è l'interfaccia tra l'aspetto normativo del rischio, dell'insolvenza e della bancarotta e la loro applicazione pratica, indagata attraverso l'analisi delle pratiche quotidiane e degli strumenti e delle strategie di gestione del rischio. Verrà rivolta particolare attenzione alla regolamentazione delle transazioni finanziarie all'interno degli stati, attraverso i confini politici, e all'intersezione di diversi sistemi giuridici. Il quadro concettuale che proponiamo è quello dell'individuazione della connessione dell'insolvenza e della bancarotta con i rischi sia “finanziari” che “economici”, tenendo conto della separazione analitica che esiste tra i due concetti e di come vengano prese soluzioni pratiche per la loro gestione.
Vogliamo stimolare contributi che vadano oltre la letteratura classica, che tende a focalizzarsi sull'esperienza dei “mercanti”. Accoglieremo con favore contributi sull'esperienza rilevante dei produttori manifatturieri e dei proprietari terrieri, per migliorare la nostra comprensione degli intrecci tra tre settori economici premoderni fondamentali: la produzione agricola, la manifattura e i servizi (commercio, navigazione e finanza). L'esplorazione di questi intrecci sarà la chiave per migliorare la nostra valutazione della gestione del rischio come fenomeno trans-sociale che non era adottato esclusivamente nel mondo del commercio, ma rappresentava una strategia sociale più ampia.
L'importanza di questo approccio è evidente negli attuali dibattiti sulla gestione del rischio nel settore marittimo premoderno (Fusaro, Marzagalli), sulla differenza tra ricchezza e reddito nell'Europa premoderna (Van Zanden, Alfani, Antunes & Jerónimo) e sul quadro giuridico per l'erogazione del sostegno statale alla mitigazione del rischio sia in Europa che nei mondi coloniali (Antunes & Miranda; Safley).

I contributi proposti per la Settimana di Studi Datini dovranno riguardare uno o più dei seguenti argomenti:

1. Concetti, definizioni e considerazioni teoriche
  • • Quali sono le definizioni di rischio economico nel Medioevo e nella prima età moderna? Esistevano differenze nei modi in cui esso era percepito nei settori agricolo, manifatturiero e commerciale?
  • • Quando i rischi non erano mitigati o le strategie di gestione del rischio fallivano, sorgevano dei conflitti. Che tipo di conflitti si verificavano quando fallivano le strategie di gestione del rischio? Come erano gestiti e risolti i conflitti nei settori agricolo, manifatturiero e commerciale?
  • • Qual era la definizione di insolvenza in Europa? Cambiò dal periodo medievale alla prima età moderna? Quali erano le differenze normative e pratiche tra insolvenza e bancarotta?
  • • Qual era la definizione di bancarotta in Europa e come si è evoluta tra Medioevo e prima età moderna? Come si differenziava il concetto di bancarotta tra i diversi settori economici?
2. Istituzioni: quadri normativi e regolamentari
  • • In che modo le autorità locali, regionali e “nazionali” svilupparono quadri normativi e regolamentari per disciplinare la mitigazione del rischio, l'insolvenza e la bancarotta? In che modo le aree marittime si confrontavano con gli entroterra secondo questi quadri normativi?
  • • In che modo le giurisdizioni istituzionali competevano, cooperavano o entravano in conflitto soprattutto nei casi di sovrapposizione tra poteri politici e sociali (città, principi, repubbliche ecc.)?
3. Proprietari terrieri e produttori
  • • Come affrontavano il rischio i proprietari terrieri nelle aree rurali e urbane?
  • • Come affrontavano il rischio i produttori delle aree rurali e urbane?
  • • In che modo i proprietari terrieri e i produttori diventavano insolventi o dichiaravano bancarotta? Come risolvevano i conflitti sorti a causa dei processi di bancarotta?
4. Mercanti e operatori finanziari
  • • Come affrontavano il rischio i mercanti e i banchieri delle aree rurali e urbane?
  • • In che modo i mercati nazionali, internazionali e intercontinentali gestivano e regolavano il rischio?
  • • In che modo le reti commerciali e finanziarie affrontavano l'insolvenza e la bancarotta?
5. Pratiche e contenziosi
  • • Come veniva gestito il rischio nella pratica?
  • • Quando scoppiavano i conflitti a causa della mancanza o dell'insufficiente gestione del rischio? Come si svolgeva nella pratica la risoluzione dei conflitti? Come erano gestiti o risolti nella pratica?
  • • Come veniva mediata l'insolvenza nella pratica?
  • • Come veniva risolta e/o mediata la bancarotta nella pratica quotidiana? Si possono effettuare confronti tra diverse aree dell'Europa tra Medioevo e prima età moderna?
6. Rimanere in piedi: reputazione e schemi socio-economici di recupero della bancarotta
  • • Quando lo sfruttamento agricolo, la manifattura e il commercio fallivano, i contadini e i signori, così come i produttori e i mercanti-banchieri erano spesso in grado di riprendersi e recuperare la loro produzione/azienda. Quali vie legali permettevano questa ripresa?
  • • Che tipo di sfide sociali e opportunità potevano affrontare le persone che passavano più volte attraverso una bancarotta?
  • In che modo il recupero della bancarotta era legato alle culture della responsabilità in Europa?
7. Misure correttive
  • • Come si sono formate le diverse “culture” del rischio e della bancarotta in Europa? Come si sono relazionate tra loro queste “culture”? In che modo queste "culture" contribuirono allo sviluppo di idee e pratiche di economia/società morale?


Risultati attesi
I risultati delle ricerche selezionate per il progetto saranno presentati e discussi a Prato nel corso della Settimana di Studi 2025. Dopo la discussione nelle sessioni della Settimana, i relatori dovranno completare e rivedere il loro testo entro il 30 giugno 2025. Tutti i contributi ricevuti dall'Istituto saranno sottoposti a referee anonimi prima della pubblicazione.

Call for papers
Gli studiosi sono invitati a spedire la loro proposta preparando un abstract che sarà esaminato dalla Giunta del Comitato scientifico.

Le relazioni dovranno rappresentare un contributo originale di carattere comparativo o uno specifico caso di studio che sviluppi alcune delle questioni di fondo suggerite nella Call for paper. I partecipanti che stanno svolgendo un dottorato di ricerca, dovranno averlo concluso prima dell'inizio del convegno.

Le proposte provenienti da progetti o gruppi che mettono in relazione scuole o paesi diversi saranno accolti con particolare interesse se offrono una analisi comparativa, in termini geografici o diacronici, rispetto a due o più dei temi di ricerca suggeriti. Per questo tipo di proposte, prenderemo in considerazione anche formati innovativi di sessione.

Il formulario completo dovrà essere inviato entro il 1 novembre 2023 31 dicembre 2023 al seguente indirizzo e-mail:datini@istitutodatini.it

La Giunta del Comitato scientifico prenderà in considerazione solo formulari interamente compilati e deciderà all'inizio del 2024quali proposte verranno accettate, inviando l'invito agli autori delle proposte selezionate. Tenendo conto delle risorse finanziarie dell'Istituto, sarà garantita l'ospitalità (alloggio e ticket pasto da 10 euro) a Prato nel corso della Settimana di Studi ad almeno 25 studiosi. La Giunta può inoltre invitare fino ad un massimo di ulteriori 20 studiosi a partecipare al progetto senza diritto all'ospitalità.

La Fondazione Datini metterà a disposizione dei relatori della Settimana di Studi fino a 10 borse dell'importo massimo di 250 euro per coprire i costi di viaggio. Tali borse sono destinate ai ricercatori post-doc non strutturati.
Coloro che richiederanno tale borsa dovranno spedire l'apposita domanda insieme con il loro contributo entro il 10 aprile 2025. La borsa di viaggio sarà liquidata nel corso della Settimana di Studi, presentando le ricevute delle spese di viaggio.

I membri della Giunta sono: Philippe Bernardi (Parigi, Presidente) Erik Aerts (Lovanio), Hilario Casado Alonso (Valladolid), Markus Denzel (Lipsia), Franco Franceschi (Siena), Maryanne Kowaleski (New York), Angela Orlandi (Firenze, Direttrice Scientifica), Michael North (Greifswald), Giuseppe Petralia (Pisa), Gaetano Sabatini (Roma).

Tutti i contributi presentati dovranno essere originali e non tradotti o apparsi in pubblicazioni precedenti.

I testi provvisori dei contributi selezionati, o almeno una loro sintesi dettagliata, dovranno essere inviati alla Fondazione Datini entro il 10 aprile 2025.
Essi saranno messi in linea (con accesso riservato ai partecipanti al progetto e ai membri del Comitato scientifico) sul sito dell'Istituto prima della Settimana di Studi per consentire una discussione più approfondita sul loro contenuto.
Gli autori che non invieranno i loro testi alla Fondazione entro quel termine, non saranno inclusi nel programma finale. In assenza dell'autore la sintesi potrà essere letta durante il convegno.

Nel corso della Settimana i partecipanti offriranno una sintetica presentazione (massimo 20 minuti).

I testi definitivi, rivisti dall'autore sulla base della discussione (massimo 60.000 caratteri) dovranno essere inviati all'Istituto entro il 30 giugno 2025.
Essi saranno sottoposti a una doppia peer review anonima. I testi che supereranno il giudizio dei valutatori saranno pubblicati entro un anno in un apposito volume (insieme a due abstract preparati dall'autore, uno nella lingua del saggio, l'altro in una lingua a scelta tra italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco). Durante la Settimana di Studi sarà attiva la traduzione simultanea da e per le lingue italiana, inglese e francese.

Ai fini della pubblicazione, saranno accettati testi in lingua italiana, francese, inglese, spagnola e tedesca.

Gli autori che non scrivono nella loro lingua madre sono invitati a far controllare e correggere la lingua del loro testo prima di presentare il contributo per la fase di valutazione. Uno dei requisiti per la pubblicazione è che la grammatica e lo stile di scrittura soddisfino elevati standard accademici.

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