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PUBLIO VIRGILIO MARONE, Opera
Lugduni 1529 (in Typographaria Officina Ioannis Crespini)
Eneide VI
PUBLIO VIRGILIO MARONE, Opera
Lugduni 1529 (in Typographaria Officina Ioannis Crespini)
Eneide VI
- Enea ammira i rilievi di Dedalo nel tempio di Apollo; Acate giunge con la Sibilla. (VI, 1-40)
- La Sibilla annuncia la morte di Miseno ad Enea. (VI , 124-155)
- I Troiani preparano l'ara e la tomba di Miseno segando gli alberi della foresta. (VI, 156-182)
- Enea compie i sacrifici dettati dalla Sibilla per entrare nell'Averno. (VI, 236-262)
- Enea entra nel vestibolo di Dite e vede le prime gole dell'Orco, le stanze delle Furie, la Discordia, i Centauri, le Scille biformi, Briareo, l'Idra di Lerna, la Chimera, le Arpie e le Gorgoni (VI, 263- 294)
- Enea vede Caronte e le anime dell'Oltretomba, riconosce e parla con Palinuro. (VI, 290-335)
- Caronte trasporta Enea e la Sibilla nello Stige mentre di lontano si scorge Cerbero. (VI, 384-425)
- Enea e la Sibilla vedono le ombre dei fanciulli, dei morti innocenti , dei suicidi e altre anime (VI, 426-449)
- Eneide e la Sibilla incontrano gli illustri guerrieri: Deifobo dilaniato nel corpo parla con Enea. (VI, 477-547)
- La Sibilla descrive ad Enea il regno degli scellerati: Tisifone li batte col flagello, l'Idra fa la guardia, i Titani nel fiume, un volture rode il fegato di Tizio, una Furia vieta di mangiare ai Lapiti, Teseo siede per sempre. (VI, 548-627)
- "Fortunata remora": dove si trovano le anime dei giusti. (VI, 637-678)
- Incontro con Anchise; Anchise spiega ad Enea la presenza degli spiriti aleggianti sul fiume Leteo. (VI, 679-751)
- Anchise predice la stirpe dei Dardanidi: da Silvio ai Fabi. (VI, 751-853)
- Enea ascolta le ultime parole di Anchise su Marcello il giovane e lascia gli Inferi raggiungendo le navi. (VI, 854-901)