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PUBLIO VIRGILIO MARONE, Opera
Lugduni 1529 (in Typographaria Officina Ioannis Crespini)

Eneide IV

Didone piangente si sfoga con la sorella Anna svelando il suo amore per Enea.(IV, 1-53)
Didone accompagnata da Anna si reca al tempio e versa del sangue fra le corna di una vacca (IV 54-72)
Didone mostra la città ad Enea e si consola guardando Ascanio; Giunone parla con Venere per tramare le nozze. (IV, 73-128)
Didone, Enea, Ascanio e altri vanno a caccia. (IV, 129-150)
La pioggia interrompe la caccia di Ascanio; Didone ed Enea si rifugiano in una caverna.(IV, 151-172)
La Fama infiamma la mente del re Giarba che eleva la sua preghiera a Giove adirato per la notizia del matrimonio fra Didone e Enea. ( IV, 173-218)
Mercurio porta ad Enea, che fonda case e fortezze, il messaggio di Giove di non fermarsi a Cartagine. (IV, 259-277)
Enea chiamati i compagni allestisce in segreto le navi; Didone affronta Enea e lo interroga sulla partenza.(IV, 278-392)
Enea continua a preparare la flotta e Didone si sfoga con Anna. (IV, 393- 435)
Didone e Anna si rivolgono a una maga, che comanda di innalzare una pira per riavere l'amore; Mercurio appare ad Enea e lo esorta a svegliarsi. (IV, 475-584)
Didone vede la flotta di Enea partire. (IV, 584-641)
Didone si toglie la vita sulla pira innalzata per Enea e Iride dissolve il suo corpo. (IV, 642- 705)