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PUBLIO VIRGILIO MARONE, Opera
Lugduni 1529 (in Typographaria Officina Ioannis Crespini)

La Sibilla descrive ad Enea il regno degli scellerati: Tisifone li batte col flagello, l'Idra fa la guardia, i Titani nel fiume, un volture rode il fegato di Tizio, una Furia vieta di mangiare ai Lapiti, Teseo siede per sempre. (VI, 548-627)

La Sibilla descrive ad Enea il regno degli scellerati: Tisifone li batte col flagello, l'Idra fa la guardia, i Titani nel fiume, un volture rode il fegato di Tizio, una Furia vieta di mangiare ai Lapiti, Teseo siede per sempre. (VI, 548-627)

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